Per molti albergatori è una vera ossessione, uno degli aspetti più importanti di tutta la strategia di marketing. Per altri solo un aspetto trascurabile perché porta risultati a lungo termine e con investimenti importanti rispetto ad altri strumenti più immediati. Stiamo parlando del posizionamento sui motori di ricerca, ben noto con l’acronimo SEO
Questo articolo è dedicato a chi crede che investire un po’ di tempo e risorse per il SEO del proprio sito sia a tutt’oggi un investimento necessario, un mattoncino comunque importante nella strategia complessiva. E se stai leggendo questo articolo è perché probabilmente lo pensi anche te. Quindi da dove cominciamo? Proviamo a fare il punto della situazione, per capire cosa significa fare SEO oggi rispetto anche a soli pochi anni fa, ed in particolare seo per i bike hotel.
IL SEO OGGI, 2 Maggio 2017 d.c.
Dall’alba del web il seo è sempre esistito ed a ben pensarci, ha considerato sempre 2 attori protagonisti:
– il motore di ricerca
– il sito da indicizzare, in particolare il nostro sito Bike Friendly
Rispetto anche a pochi anni fa, Google è attore ormai incontrastato sul mercato europeo, con oltre il 90% del mercato di ricerca in Europa, Stati Uniti e Australia, ossia le nazioni con maggior cultura cicloturistica. Quindi ottimizzare il nostro sito per il motore di ricerca significa per la maggior parte di casi ottimizzare il nostro sito per Google.
Google in questi anni ha più volte modificato i propri algoritmi di indicizzazione e continuerà a farlo perché per restare leader dovrà continuare a fare ciò che ci aspettiamo da lui: darci la risposta migliore nel momento in cui gli chiediamo qualcosa. La tecnologia, i metodi e le abitudini di fruizione dei contenuti si stanno evolvendo e cambiando continuamente, per questo anche google continua costantemente ad aggiornarsi per darci sempre il miglior risultato possibile presente sul web.
Rispetto a 10 anni fa in cui contava solo o quasi la struttura html della pagina, oggi sono molteplici i fattori che vengono considerati dal motore di ricerca. Vediamo qui di seguito i fattori principali, sia on-site che off-site:
Oggi ci concentriamo esclusivamente sul Contenuto, avremo modo di analizzare in futuri articoli gli altri fattori. Ed in particolare, proveremo rispondere a queste 2 domande: come deve essere scritto il contenuto delle pagine di un bike hotel? …. e quanto è importante per il posizionamento?
CONTENUTO SEO PER BIKE HOTEL
Content is king! Quante volte avete sentito questa frase durante i vari seminari di aggiornamento dedicati agli hotel? Probabilmente tante, ma è indubbio che una strategia di posizionamento non può prescindere da un contenuto ben fatto. Vedremo qui di seguito gli aspetti principali da considerare nel momento in cui scriviamo un contenuto: la qualità, le parole chiave, il ciclo di vita, i media. Il tutto con riferimento alle sezioni bike del nostro sito.
#1 La qualità del contenuto
Scrivere è un’arte, spesso un dono naturale. Ma oltre alla forma che dovrà rendere la lettura piacevole ed efficace, il contenuto dovrà avere anche sostanza, tanta sostanza.
Perché un ciclista dovrebbe scegliere il mio hotel? Il mio contenuto è originale e mi differenzia rispetto a tutti gli altri? E’ importante non uniformarsi, ma rendere chiaro e unico il nostro testo.
Perché se il ciclista, dopo quanto gli ho presentato, non mi premia con la prenotazione… perchè Google dovrebbe invece premiarmi con più visibilità rispetto ai miei competitor?
Per esempio, leggendo blog e siti bike ormai la frase “passione per le 2 ruote” non vi nausea per quante volte l’avete letta e riletta, in tutte le lingue, in tutte le salse? E se ci siamo stancati noi…perché invece i cicloturisti dovrebbero scegliere il mio hotel solo perché ho la passione per le 2 ruote? Esattamente come tutti gli altri bike hotel? E’ come la “passione per l’ospitalità” per gli hotel generalisti. Frase fatta, inutile e nulla di più. Perché l’essere ospitali è fattore implicito per una struttura ricettiva, non caratteristico.
Al contrario mettiamo in evidenza le caratteristiche che rendono unico il nostro hotel per un ciclista. L’accessibilità dei percorsi con i loro panorami, il curriculum delle nostre guide, i loro volti, le esperienze dei nostri clienti, i punti di forza della nostra officina, la possibilità di massaggi defaticanti, le bellezze e i sapori del nostro entroterra e così via…
#2 Le parole chiave
La scelta delle parole chiave sui cui scrivere è altrettanto importante.
Supponiamo di scrivere per il nostro hotel una pagina con titolo “Hotel per ciclisti sul lago di garda”, con tag, link e contenuto adeguati al titolo scelto. Se abbiamo lavorato bene e con un pizzico di fortuna potremo aspirare ad essere indicizzati per questa keyword. Ma è quella giusta? Google ci indicizzerà per quelle keyword e non per sinonimi a meno che la competitività sulla keyword non siano molto basso. Caso rarissimo nel settore turistico.
La giusta domanda da farsi quindi è: come mi cercheranno i potenziali clienti? Possiamo fare delle ipotesi:
“Hotel per ciclisti” oppure
“Bike Hotel” oppure
“garda bike” (keyword per destinazione, ipotizzando di essere sul Garda)
Pronti a scommettere?
Piuttosto che scommettere alla cieca meglio affidarsi a qualche strumento. Se non possediamo strumenti specifici per il SEO come Semrush o SeoZoom possiamo utilizzare anche tool gratuiti come Google trends e lo strumento per le parole chiave di Adwords. Ecco per esempio come ci aiuta Google Trends.
Quindi per il mercato italiano e per gli ultimi 12 mesi, “hotel per ciclisti” nonostante ‘suoni meglio’ in lingua italiana è di gran lunga meno ricercato di “bike hotel”. Probabilmente grazie al fatto che “bike hotel” sta diventando di fatto un marchio e tra i cicloturisti è un termine ampiamente utilizzato.
Lo strumento per le parole chiave ci aggiunge anche di quanto, con una media stimata di 560 visite mensili vs 50:
Notiamo poi che su alcuni periodi dell’anno, marzo e aprile, la frequenza di ricerca per “garda bike” supera significativamente quella di “bike hotel”.
In fase di analisi iniziale è bene occuparsi di questi aspetti, in italiano così come nelle lingue straniere: che termini usano gli stranieri per cercarci?
Se il mercato è poi altamente competitivo e non riusciamo a posizionarci in prima pagina sulle keyword principali andranno anche individuate keyword di coda lunga. Una buona idea potrebbe essere per esempio “bike hotel con piscina a…”, “bike hotel vista mare a…” , “bike hotel con spa a ….”
#3 Aggiornamenti e ciclo di vita
Google ama i nuovi contenuti. I googlebot (spider) analizzano continuamente i siti web mondiali alla ricerca non di quello che già esiste e conosce, ma di nuovi contenuti. Per darci risposte sempre aggiornate. Così che se cerchiamo notizie sull’ultimo evento di cronaca Google saprà darci una risposta, con aggiornamenti ‘quasi’ in tempo reale.
Contenuti stantii sono destinati a perdere nel tempo posizionamento a vantaggio di contenuti più ‘freschi’. Per questo è buona norma aggiornare nel tempo i contenuti già indicizzati, aggiungendo o adeguando quanto presente. E inoltre aggiungere periodicamente nuove pagine/articoli aggiornando correttamente la sitemap del sito.
Altrettanto importante è gestire tutto il ciclo di vita delle pagine, dalla creazione alla rimozione finale per i contenuti non più disponibili.
Pensiamo ad esempio alle offerte. Supponiamo abbiamo creato un pacchetto per una importante gara ciclistica della nostra zona. Siamo stati i primi e siamo stati bravi nello scrivere un contenuto quanto più completo possibile con informazioni utili per chi parteciperà all’evento. Risultato: la nostra pagina relativa all’evento è in prima pagina nelle ricerche sul nome della gara e mostra anche una nostra offerta/pacchetto per ciclisti.
A gara finita, cancellare brutalmente offerta e pagina dal sito semplicemente perché la gara è finita e l’offerta scaduta è un errore. Non tanto per Google che ufficialmente non penalizza per gli errori 404 (la pagine non trovate), quanto per la user experience e per il fatto che stiamo perdendo delle opportunità. Usciremo immediatamente dai risultati di ricerca per quella parola chiave. E per chi ci troverà grazie a link su altri portali /siti/social relativi a quell’ offerta o la gara ciclistica arriverà su una pagina di errore del sito. Perché non invece in una pagina che spiega che l’offerta è scaduta ma che sono disponibili altre offerte simili per le prossime gare nella zona (con relativo elenco)?
#4 Anche i media sono contenuto
Il contenuto non è solo testo. Il nostro sito è (o dovrebbe essere) ricco di contenuti multimediali: immagini, video, mappe. Che ci parlano ancor prima del testo. Che dovrebbero creare il desiderio di vacanza. Anche i media devono essere correttamente indicizzati. Non solo sul motore, ma su tutti i canali di ricerca dedicati. Pensiamo a Google maps & Google My Business, Google Immagini, YouTube. Siamo ovunque adeguatamente visibili? Può valere davvero la pena in fase di editing del sito soffermarsi un attimo nel collegare alcune keyword semantiche ai nostri contenuti multimediali, aggiornare la scheda My Business e il canale di YouTube. Sono piccole nicchie che complessivamente possono dare numeri importanti in termini complessivi di visite. I motori di ricerca ancora non sono in grado di interpretare i contenuti multimediali e si basano principalmente su quello che noi indichiamo in fase di pubblicazione. Ma se non indichiamo nulla sarà per il motore solo punto cieco del sito. Perdiamo semplicemente un’opportunità.
Una piccola nota sulla scheda My Business. Se siamo un bike hotel, è probabile che i nostri potenziali ciclisti visiteranno anche questa scheda. Se ci siamo raccontati bene sul sito, non possiamo non mettere qualche foto “bike” anche sulla scheda. Quindi oltre ai soliti bambini in piscina non deve mancare anche qualche ciclista che prende il sole a bordo vasca, l’immagine del deposito biciclette e non solo la camera da letto!
Dopo questa panoramica sugli aspetti da considerare per un buon contenuto, nel prossimo articolo ci sporcheremo le mani mettendo in pratica quanto visto in un esempio operativo. A presto!
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