Come accaparrarsi i cicloturisti? Prima li conosci, meglio è

Identik cicloturisti

Il fenomeno del cicloturismo sta aumentando. I tour operator che si occupano di cicloturismo parlano di crescite attorno al 15-20% l’anno. Vuoi sapere come intercettarli? Basta conoscere le loro abitudini

2,3 milioni di cicloturisti per 13 milioni di pernottamenti (in aumento del 5% rispetto al 2014). Questi i numeri del 2015 della ricerca realizzata dalla società di consulenza JFC.

Sono la nuova frontiera del turismo non solo nei mesi estivi, come ci si potrebbe aspettare, ma anche in quelli immediatamente precedenti e successivi (ovvero marzo e aprile, settembre e ottobre). I cicloturisti sono stati analizzati con attenzione nel Rapporto Enit “Il mercato del cicloturismo in Europa. Politiche, andamenti e prospettive”, che ci permette di comporre un loro identikit.

 

Ecco il quadro che ne emerge.

 

I cicloturisti, in generale

In Italia il 64% dei cicloturisti è di origine straniera e il 36% è di origine nazionale. Gli stranieri provengono principalmente da Germania, Austria, Francia, Regno Unito, Svizzera, Stati Uniti e Australia, ma non mancano tuttavia i cicloturisti provenienti dall’Europa del Nord (Paesi Bassi e Danimarca).

Sono tutti accomunati dalla ricerca di standard qualitativi in strutture ricettive da tre a più stelle. Inferiori al al 15% sono infatti i pernottamenti in appartamenti, camper e campeggi.

In linea generale i cicloturisti sono ben disposti a spendere non solo per praticare cicloturismo ma anche per acquisti di prodotti di qualità elevata come beni di consumo, abbigliamento tecnico e non, servizi, etc. Tuttavia come nell’inquadramento di altri target, anche nel caso del cicloturista non è possibile individuare un unico tipo di turista di riferimento. Esistono infatti diverse tipologie in base ai diversi paesi di provenienza.

 

Ecco perché dovresti conoscerli prima di approcciare il mercato Bike.

 

I cicloturisti tedeschi

I tedeschi all’estero si recano prevalentemente in Austria, Svizzera, Olanda e Italia (Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna). Percorrono in media da 50 a 70 chilometri al giorno. L’età media è di 45 anni. Circa il 30% dei tedeschi fa due vacanze all’anno in periodi diversi della durata media di cinque giorni ciascuna. Il cicloturista tedesco si reca in Italia per vacanze della durata minima di almeno 4 giorni ed una permanenza solitamente non superiore ai 7 giorni.

Si spostano principalmente con la propria auto e preferendo spostarsi con la propria bicicletta al seguito. Il noleggio della bicicletta in loco è diffuso soprattutto per gli over 60.

Secondo i dati, la spesa giornaliera del cicloturista tedesco si aggira intorno ai 100 euro (alloggio incluso), si tratta quindi di una clientela di fascia medio-alta e con possibilità di spesa, interessata anche ad acquistare prodotti tipici e del made in Italy.

Molto simile a questa tipologia di cicloturista è quello austriaco.

 

Il cicloturista francese

In Francia il cicloturismo è già una realtà molto consistente all’interno dei propri confini nazionali. Secondo l’Agenzia per lo sviluppo del turismo francese, il cicloturismo realizza introiti per quasi 2 miliardi di euro. All’estero di recano in Spagna, Svizzera e Italia (Venezia, Toscana, Sardegna, Trentino Alto Adige) e si spostano prevalentemente da aprile a novembre. Il 45% dei soggiorni dei cicloturisti francesi è concentrato tra luglio ed agosto. La permanenza media dei loro soggiorni è di 6-8 giorni.

Hanno una capacità di spesa medio-alta, circa 90-120 euro a persona (alloggio incluso). Hanno un’età media di 40 anni.

 

Il cicloturista britannico

Il cicloturismo è in rapida espansione nel Regno Unito grazie al crescente interesse verso la sostenibilità ambientale, la salute e il benessere personale. Gli inglesi amanti delle due ruote si recano in vacanza in Francia, Spagna, Olanda, Danimarca, Germania ma anche Italia (aree costiere come quella adriatica e tirrena, ma anche parchi e riserve naturali).

Hanno una capacità di spesa di circa 80-100 sterline a persona (alloggio incluso), si spostano prevalentemente da aprile a settembre e in media soggiornano dalle 2 alle 5 notti. In linea generale i cicloturisti inglese hanno un’età compresa tra i 30 e i 65 anni.

 

Il cicloturista olandese

Come il Belgio, i Paesi Bassi, sono conosciuti come il “paese delle biciclette”. I cicloturisti olandesi percorrono in media da 50 a 70 chilometri al giorno. Hanno un’età compresa tra i 30 e 60 anni con capacità di spesa medio alta: 60-75 euro a persona di cui il 40% lo spendono per l’alloggio, il 30% per il vitto e il restante per altro. Si recano in vacanza in treno o aereo in Germania, Austria, Francia e Svizzera. In Italia le mete più gettonate sono il Trentino Alto Adige, il Veneto, la Toscana e il Lago di Garda; da aprile a settembre per una durata di circa 5-7 giorni.

 

Il cicloturista americano

Possiedono una capacità di spesa molto elevata, prediligono le zone del Chianti, le ville Venete, la riviera ligure e il Lago di Como; in misura inferiore dimostrano interesse verso la cultura. Percorrono in media 100 chilometri al giorno. Si rivolgono principalmente ai tour operator in quanto vogliono avere tutto organizzato nei minimi dettagli.

 

Il cicloturista svizzero

In Svizzera è diffusa all’interno del paese una vera e propria cultura della bicicletta grazie alla messa a sistema delle attività degli operatori del settore che agiscono in stretta collaborazione tra di loro con l’obiettivo di offrire ai cicloturisti informazioni aggiornate, anche in lingue diverse, su percorsi e ogni altra tipologia di integrazione dell’offerta.

I cicloturisti svizzeri hanno un’età compresa tra 40 e 65 anni, una capacità di spesa di 60-100 CHF a persona (alloggio incluso) e si spostano prevalentemente con la propria auto o in treno. La meta preferita è l’Italia in particolare la Toscana, il Piemonte, la Sicilia, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige. Effettuano le vacanze in primavera e autunno generalmente della durata di 1 settimana.

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